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regia
Karim Aïnouz
cast
Carol Duarte, Júlia Stockler, Gregório Duvivier, Barbara Santos, Flávia Gusmão, Maria Manoella, António Fonseca, Cristina Pereira, Fernanda Montenegro, Flavio Bauraqui, Nikolas Antunes
durata
139
nazione
Brasile
uscita
12 settembre 2019
genere
Drammatico
distribuzione
Officine Ubu
produzione
Canal Brasil, Pola Pandora Filmproduktions, RT Features
Film d'essai:
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altre info su
La vita invisibile di Eurídice Gusmão, il film diretto da Karim Aïnouz, è ambientato a Rio de Janeiro nel 1950. Guida (Julia Stockler) ed Eurídice (Carol Duarte), due sorelle, due donne complementari, unite e inseparabili, che vivono con i loro genitori dagli ideali conservatori. Guida ed Eurídice trovano l’una nell’altra uno spazio sicuro per le loro speranze e aspirazioni. Mentre Guida vede nella sorella una preziosa confidente per le sue avventure amorose, Eurídice trova nella vivace sorella maggiore l’incoraggiamento di cui ha bisogno per perseguire il suo sogno di diventare una pianista professionista. Un giorno, stanca di vivere sotto le rigide regole del padre Manoel, Guida intraprende un’impetuosa storia d’amore con un marinaio e decide di seguirlo in Grecia. Quando mesi dopo Guida torna a casa single e incinta, Manoel la bandisce brutalmente da casa e le dice che Eurídice è partita per studiare musica a Vienna e non vuole avere ulteriori contatti con lei. Per proteggere l?onore della sua famiglia, Manoel tiene Eurídice, ora sposata, all’oscuro del ritorno di Guida impedendo ogni contatto tra loro. Guida e Eurídice cercano di prendere il controllo dei loro destini separati, senza mai rinunciare alla speranza di potersi ritrovare. Mentre Guida combatte ogni giorno per vivere una vita dignitosa come madre single, Eurídice lotta per essere sia la perfetta casalinga, sia una musicista professionista. Senza l?appoggio reciproco, le sorelle dovranno trovare da sole la forza di superare gli ostacoli che impediscono loro di diventare le donne che avrebbero potuto essere. Tra le difficoltà quotidiane, la più grande battaglia è contro il destino che le ha separate. Si ritroveranno in tempo per superare l’oppressione che tenta di soffocarle?
Euridice e Guida sono due ragazze che crescono nella stessa famiglia rigida e conservatrice. Quando Guida fugge una notte per incontrare il suo amante, Euridice acconsente di reggerle il gioco. Guida però non farà ritorno, sceglierà di sposarsi all’estero e la lontananza tra le due sorelle diventerà presto un abisso insuperabile quando il padre di entrambe deciderà di eliminare la peccatrice Guida dalla memoria della famiglia, impedendole di avere qualunque contatto con sua sorella. “Eurídice Gusmão che sognava la rivoluzione” è il romanzo di Martha Batalha che il brasiliano.
Karin Aïnouz sceglie di portare sullo schermo, per due ore e venti che passano in un lampo, tante sono le emozioni che riesce a regalare. Come e meglio del nostro L’amica geniale, il tentativo di portare al cinema una storia amata dai lettori di due donne complementari, unite e inseparabili è assolutamente riuscito. Il risultato è un’operazione che va ben oltre il letterario, diventa un film godibile a se stante, apprezzabile in primis per la scelta di raccontare la sorellanza in termini di amore smodato, ispirazione quotidiana, ricerca infinita in una Rio de Janeiro mai così piena di gente e di disperazione.Cosa accade se fai l’errore di sposare l’uomo sbagliato e tuo padre ti impedisce di tornare a casa? Guida, un’eccezionale Julia Stockler, sconta sulla sua pelle il peso di questa risposta, finendo per fare ogni giorno i conti con la miseria e un bambino da crescere da sola. Diverso il destino di Euridice, Carol Duarte in stato di grazia, perfetta in ogni singola inquadratura: lei segue, obbediente, ciò che il padre ha scelto per lei. Un marito, tanto per iniziare, incapace di trattarla con rispetto persino la prima notte di nozze, ma fedele all’ideologia fallocentrica dell’uomo padrone sposata da suo padre. Euridice non è messa mai nella condizione di poter scegliere, in tutta la sua vita.
Una famiglia rispettabile, abiti decorosi, ristoranti chic e una bella casa al prezzo di una libertà personale continuamente umiliata. L’unica cosa che sogna è diventare una grande pianista, ma anche una legittima ambizione viene mal sopportata in un contesto repressivo dove la donna deve limitarsi ad essere madre e moglie obbediente e silenziosa. Ed Euridice obbedisce, sempre e comunque, ma non rinuncerà mai a cercare in ogni modo sua sorella, che intanto vive tra gli ultimi, solo per una piccola ribellione adolescenziale.
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 22 gennaio 2020 .