In programma nei giorni:
gio 19 ott 2023 ore 21:00
As Bestas
regia
Rodrigo Sorogoyen
cast
Denis Ménochet, Marina Foïs, Luis Zahera, Diego Anido, Machi Salgado, David Menéndez
durata
137
nazione
Spagna, Francia
uscita
13 aprile 2023
genere
Thriller
distribuzione
Movies Inspired
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
altre info su

As Bestas, film diretto da Rodrigo Sorogoyen, racconta la storia di una coppia francese di mezza età, Antoine e Olga (Denis Menochet e Marina Foïs), che si trasferisce in un villaggio nel cuore della campagna galiziana. Il loro intento è entrar maggiormente in contatto con la natura, coltivando ortaggi e riabilitando case abbandonate.
La loro presenza e la loro visione idilliaca, però, disturba alquanto la gente del posto, in particolare i loro vicini di casa. La loro casa, infatti, confina con quella di due fratelli: Xan (Luis Zahera), un uomo noto per essere inflessibile, e Lorenzo (Diego Anido), che a causa di un incidente subito in giovane età, ha capacità mentali ridotte. Le ostilità si acuiranno quando Antoine e Olga si opporranno alla realizzazione di un impianto eolico su un appezzamento di terreno nei pressi della loro tenuta, bloccando il progetto. Il loro rifiuto scatenerà non solo l’odio, ma anche la violenza dei loro vicini, in particolare di Xan, che vorrebbe ricavarne abbastanza denaro così da permettere a lui e alla sua famiglia di lasciare la campagna per una vita migliore.

In un villaggio rurale in Spagna una coppia di francesi decide di riattare dei ruderi con la prospettiva di realizzare un agriturismo. La popolazione locale però non vede di buon occhio la loro presenza. In particolare due fratelli, proprietari di una piccola fattoria confinante con la loro, non sopportano il fatto che i due non votino a favore dell’installazione di impianti eolici nell’area circostante. Le irrisioni prima e le minacce esplicite poi si fanno sempre più temibili.

Nel vedere As bestas (letteralmente traducibile come “Le bestie”) lo spettatore italiano (e non solo) non può non andare con la memoria a Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti. Come in quel film del 2007 abbiamo una coppia che decide di andare a vivere in un paesino suscitando la profonda diffidenza degli autoctoni. In cosa consiste allora la differenza e l’originalità del film di Sorogoyen? Consiste in una serie di elementi che fanno di quest’opera un trattato per immagini su opposte visioni del mondo che si trasformano in una lotta per la sopravvivenza.

A partire dalla diffidenza atavica verso lo ‘straniero’ che trova in vaghe reminiscenze storiche la motivazione per tenere a distanza e dileggiare ‘il francese’ che si vuole allontanare al più presto da un contesto che è contraddittoriamente chiuso se non sprangato nei confronti di chi viene da fuori. Contraddittoriamente perché nei confronti dell’installazione delle pale eoliche, che portano con sé il miraggio di un facile arricchimento, questa chiusura non si manifesta ma anzi anche i più alieni da qualsiasi mutamento ne vorrebbero l’immediata approvazione. Che non arriva, con un voto che è determinante, proprio dalla coppia francese che, sulla base di principi di rispetto dell’ambiente, vede quell’intervento come una deturpazione del paesaggio.

Da qui nasce il conflitto che vede in due fratelli, legati da un profondo spirito di rivalsa, i ‘giustizieri’ che, in un crescendo carico di tensione, si adoperano affinché gli intrusi abbandonino il luogo e le coltivazioni che hanno iniziato ad attivare.

Nello stesso anno in cui Alcarràs ha vinto l’Orso d’Oro a Berlino con una vicenda che vede comunque al centro il mondo rurale, diventa ancor più interessante chiedersi cosa stia accadendo in questa Europa che dovrebbe essere dei popoli che però non solo non sembrano avere una visione unitaria del futuro ma sono al centro di diatribe localizzate.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 27 settembre 2023 .