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regia
Zhang Yimou
cast
Zhang Yi, Wei Fan, Liu Haocun, Ailei Yu, Xiaochuan Li, Yu Ai Lei, Zhang Shaobo, Li Xiao-Chuan, Yunlong Liu
durata
105
nazione
Cina
uscita
16 dicembre 2021
genere
Drammatico, Storico,
distribuzione
Fenix Entertainment, Europictures
produzione
Huanxi Media Group
Film d'essai:
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giudizio CNVF
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One Second, il film diretto da Zhang Yimou, ambientato nella provincia del Gansu della Cina nordoccidentale durante la Rivoluzione Culturale (1966-76), racconta la storia dell’incontro e del forte legame che nasce tra Liu Guinü, una donna vagabonda senza una casa e Zhang Jiusheng, un prigioniero evaso da un campo di lavoro. L’uomo è un appassionato cinefilo alla disperata ricerca di una pellicola contenente un frammento, della durata di un solo secondo, della sua amata figlia defunta.
Negli anni della Rivoluzione Culturale, Zhang evade dal campo di lavoro forzato e vaga per il deserto per raggiungere un villaggio dove in un cinema, assieme al film Eroic Sons and Daughters, viene abbinato il cinegiornale di propaganda numero 22 in cui compare, anche solo per un secondo, l’immagine della figlia che non lo vuole più vedere dopo che è stato arrestato. Poco prima della proiezione la pellicola viene rubata da una ragazzina, l’orfana vagabonda Liu, che ha bisogno della celluloide per costruire la lampada al fratello più piccolo. Zhang, dopo aver assistito al furto, la insegue. Perde la pizza, la recupera e la perde ancora. Al villaggio intanto un pubblico molto numeroso è in attesa di assistere allo spettacolo serale organizzato dal proprietario e proiezionista del cinema, chiamato “Mr. Film”, che è visto come una divinità e si considera una figura essenziale all’interno del Partito.Era già stato selezionato per la competizione ufficiale della Berlinale del 2019 e poi è stato ritirato all’ultimo momento per “problemi tecnici di post-produzione” che, tradotto, significa che dietro c’è stato l’intervento della censura cinese, probabilmente per come ha mostrato la povertà durante la Rivoluzione Culturale. Nel corso di questi due anni ci sono stati degli aggiustamenti in fase di montaggio e il taglio di un minuto rispetto alla versione precedente ma la critica a quel periodo è già evidente nella battuta sulla figlia di Zhang mostrata nel cinegiornale in cui si sottolinea che “non deve competere con gli adulti”. Tratto da un romanzo della scrittrice Yan Geling, One Second rappresenta per il regista cinese un grande ritorno. Non potendolo paragonare alla prima versione, ci si trova davanti a una totale dichiarazione d’amore al cinema. La pellicola, la sua materia soprattutto, è vista come qualcosa di sacro come si può vedere nella scena in cui le parti rovinate sono messe su dei teli e poi asciugate con dei ventagli, ma anche i ritagli che servono per costruire la lampada che può rappresentare la ‘lanterna magica’ del film. Poi ci sono quelli che possono essere gli omaggi. Il deserto che apre e chiude il film (con un doppio finale che è l’unico limite di un cinema finalmente di nuovo imponente) richiama il cinema esotico d’avventura statunitense degli anni Trenta ma anche quello dei fratelli Cohen (da Arizona Junior a Non è un paese per vecchi) che sono comunque un punto di riferimento per il cineasta cinese avendo realizzato nel 2009 un remake, onestamente fiacco, di Blood Simple.
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 28 gennaio 2022 .