In programma nei giorni:
gio 19 feb 2015 ore 21:00
Frances Ha
regia
Noah Baumbach
cast
Greta Gerwig, Mickey Sumner, Adam Driver, Michael Zegen, Patrick Heusinger, Charlotte D'Amboise, Teddy Cañez, Hannah Dunne, Barbara Ross English, Grace Gummer, Cindy Katz, Maya Kazan, William Todd Levinson
durata
86
nazione
USA
uscita
11 settembre 2014
genere
commedia drammatica
distribuzione
Whale Pictures
produzione
Film d'essai:
Si
giudizio CNVF
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Frances vive a New York, ma non ha un vero e proprio appartamento. E’ un’aspirante ballerina, ma non fa veramente parte della compagnia con cui danza. La sua migliore amica Sophie è per lei un’altra se stessa con capelli differenti. Ma quando Sophie conosce Patch e si trasferisce da lui, Frances deve imparare a badare a se stessa. Frances si butta a capofitto nei suoi sogni, anche se le loro possibilità di realizzarsi diminuiscono. Frances vuole molto di più di quello che ha, ma vive la sua vita con un’incalcolabile gioia e leggerezza.

Frances vive a New York ma non ha un vero appartamento, è un’aspirante ballerina ma non fa veramente parte della compagnia con cui danza. La sua migliore amica, Sophie, è per lei un’altra se stessa “con capelli differenti”, ma quando Sophie conosce Patch e si trasferisce da lui, Frances deve imparare a badare se stessa da sola.
Come Gena Rowland per Cassavetes, Mariel Hemingway per Woody Allen o Anna Karina per Godard, Greta Gerwig si offre all’obiettivo di Noah Baumbach nella sua eccezionale quotidianità, o quotidiana eccezionalità che dir si voglia. Il filtro dello sguardo è tanto curioso quanto affettuoso e non si sa se sia più la Gerwig ad offrire l’anima a Francis, la protagonista del film, o la sceneggiatura del film, scritta dal regista, ad offrire all’attrice quanto di meglio potesse chiedere.
Il bianco e nero aggiunge una prospettiva romantica e atemporale che si adatta alla perfezione a questo ritratto di una ragazza di oggi, in viaggio da un appartamento da dividere all’altro, che deve fare i conti con aspirazioni smisurate e soldi contati, ma è allo stesso tempo e prima di tutto una donna, che potrebbe appartenere a qualsiasi epoca. Ciò che invece rende Francis un personaggio, o “carattere”, è il possesso di un punto di vista sul mondo assolutamente personale. Non siamo di fronte ad una bambinona cresciuta o, se è anche questo, lo è nel suo aspetto meno comodo e patologico: Francis sa quello che vuole, semplicemente, suo malgrado, non ce l’ha. Non ha il talento per danzare nella compagnia di ballo né il potere di impedire alla sua migliore amica di innamorarsi e andarsene. Eppure guarda al mondo (e cioè vive) con innata gioia, senza pigrizia, supplendo da sola alle sue stesse continue goffaggini. Non potrebbe far parte delle “Girls” di Lena Dunham, come la presenza di Adam Driver potrebbe indurre a ipotizzare, perché non è alla ricerca dell’amore passionale ma di un’anima gemella, com’è la sua amica, con la quale divertirsi con poco e amare insieme l’esistenza.
Baumbach, che per primo diede alla Gerwig visibilità internazionale in Greenberg, torna a lavorare con lei, nel frattempo divenuta la musa del cinema indipendente e cosiddetto mumblecore, e realizza questo piccolo gioiello, leggero, pudico e pieno di vita, anche quando fotografa il fallimento.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 8 dicembre 2014 .