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lun 25 dic 2023 ore 21:00
mar 26 dic 2023 ore 16:30
mar 26 dic 2023 ore 21:00
ven 29 dic 2023 ore 21:00
sab 30 dic 2023 ore 21:00
dom 31 dic 2023 ore 21:00
lun 1 gen 2024 ore 16:30
lun 1 gen 2024 ore 21:00
Wonka
regia
Paul King
cast
Timothée Chalamet, Calah Lane, Keegan-Michael Key, Paterson Joseph, Matt Lucas, Mathew Baynton, Sally Hawkins, Rowan Atkinson, Jim Carter, Olivia Colman, Rakhee Thakrar, Simon Farnaby, Hugh Grant, Natasha Rothwell, Tom Davis, Rich Fulcher, Colin O'Brien (II), Tracy Ifeachor, Kobna Holdbrook-Smith, Rufus Jones, Freya Parker, Justin Edwards, Murray McArthur, Ellie White, Alfredo Tavares, Pierre Bergman, John Porter, Ella Martine, Misa Koide, Grant Crookes, Richa Prakash, Alan Kelly, Anil Christie, Jag Patel, Colin Stoneley, Jessica Leigh, Matt Gibson, Stephane Fichet, Nassie Barro, Giorgio Spiegelfeld, Lee Bridgman, Sam Lips, Ramone Daley-Campbell, Stanley Duventru-Huret, Jamie Cruttenden, Zafar Hashmi, Nell Martin, Perry O'Dea, Joelle Stephanie Koissi, Stacey McGuire, Catherine Millsom, Ben Milne, Paul G. Raymond, Isy Suttle, Muzz Khan, Ian Bartholomew, Sophie Winkleman, Michael Abubakar, Marina Bye, Jane Bertish, Dominic Coleman, Alison Pargeter
durata
116
nazione
USA
uscita
14 dicembre 2023
genere
Avventura
distribuzione
Warner Bros Italia
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
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Willy Wonka è un aspirante mago e un inventore, in grado soprattutto di realizzare del cioccolato buono e che capace di fare altro. Il sogno del giovane Willy, infatti, è quello di aprire una cioccolateria alle Galeries Gourmet, dove si recherà per farsi conoscere vendendo i suoi cioccolatini, che permettono di volare a chi li mangia. I tre principali cioccolatieri della galleria, Slugworth, Prodnose e Fickelgruber (Paterson Joseph, Matt Lucas e Mathew Baynton), notando come Wonka attiri i clienti, fanno sì che la polizia confischi i guadagni ottenuti nel corso della giornata dal ragazzo.
Impossibilitato a pagare l’affitto della sua stanza a causa anche delle alte clausole che l’ingenuo giovane non aveva notato durate la firma del contratto, Willy inizia a lavorare nella lavanderia di proprietà della padrona di casa, la signora Scrubbit (Olivia Colman). Qui incontra altre persone, che come lui sono rimaste incastrate dalla Scrubbit, ma lega soprattutto con l’orfana Noodle (Calah Lane), alla quale racconterà come è nato il suo amore per il cioccolato. Sarà proprio la sua nuova amica a spiegargli come funziona il business dei dolciumi, controllato dal famigerato “cartello del cioccolato” e cercherà di aiutarlo a realizzare il suo sogno di aprire una cioccolateria. Come riuscirà Willy Wonka ad abbattere la spietate concorrenza nelle Galeries Gourmet? E perché gli Umpa Lumpa diventeranno i suoi operai? Ma soprattutto come arriverà Willy ad aprire l’enorme fabbrica Wonka?

Il giovane Willy Wonka arriva in città con pochi denari e una tavoletta di cioccolata nel cilindro a metà fra il cappello del prestigiatore e la borsa di Eta Beta. Il suo sogno è aprire una grande cioccolateria nella piazza in cui però coesistono già tre mastri cioccolatai che fanno cartello fra di loro e non ammettono un nuovo concorrente: soprattutto uno che con i suoi cioccolatini riesce a far volare i clienti. Willy soggiorna presso una locanda la cui proprietaria gli fa firmare un contratto pieno di clausole che lo vincolano a lavorare per anni nella sua lavanderia, dove soggiornano anche altri malcapitati ingannati allo stesso modo in epoche diverse. Fra di loro c’è Noodle, una ragazzina che è stata recuperata dall’ostessa nel cassonetto dei panni da lavare e che è costretta a ripagare tanta generosità con il ruolo di schiava della locanda. Al gruppetto non resta che unire le forze e tenersi stretti i propri sogni, sperando un giorno di realizzarli tutti.
Questa volta alla regia c’è Paul King, che tira fuori tutta la sua britannicità e si richiama apertamente alla minisaga di Paddington, da lui magistralmente diretta. King sceglie la strada della favola tout court e crea un protagonista buono e ingenuo, facile preda dei malintenzionati ma determinato a non abbattersi mai: un sognatore con un’immaginazione che gli consente di superare ogni difficoltà passando su ogni ingiustizia con leggerezza.
Ed è leggerissimo Timothée Chalamet, che nei panni di Willy salta e balla come un pupazzetto da teatrino vittoriano, e canta canzoni scritte apposta per quello che è a tutti gli effetti un musical, oltre ai due motivi indimenticabili dei film precedenti: “Pure imagination” e “Oompa Loompa”. E a proposito di ooompa loompa, qui ce n’è uno solo ma vale per cento, perché ha l’umorismo e l’autoironia di Hugh Grant.
È proprio da questo dettaglio che si intuisce quale sia il problema di Wonka, ovvero il tradimento dello spirito sarcastico e iconoclasta di Dahl che è sempre piaciuto tanto ai bambini (e ai grandi) di tutto il mondo. King fa del suo Willy un elfo gentile senza un briciolo di cattiveria o di (spassoso) cinismo, lasciando che i cattivi siano solo i componenti del “cartello del cioccolato” e la locandiera che la mitica Olivia Colman interpreta come un incrocio fra la Trinciabue di Matilda sei mitica e la Mrs. Lovett di Sweeney Todd.
Le citazioni non finiscono qui: in Wonka ci sono un pizzico di Jeunet e di Gondry, molto Paddington (la mamma di Willy Wonka è interpretata da quella adottiva dell’orsetto più amato di Londra), un assaggio di Downton Abbey (Jim Carter, il maggiordomo Charles Carson, è uno dei prigionieri della lavanderia) e di Wes Anderson, e persino un tocco di Tim Burton, che non sappiamo come si sia fatto finora sfuggire quell’omino stilizzato di Chalamet come eroe di una sua favola nera. Infine ci sono i cammei very British, da Rowan Atkinson a Matt Lucas, da Mathew Baynton a Tom Davis, e non manca il cast mutietnico in conformità con le nuove regole hollwyoodiane, che probabilmente Dahl avrebbe allegramente trasgredito, perché rischiano di trasformare Wonka in…Woke.
Il film di King irriterà il pubblico o lo incanterà a seconda di quale punto di vista sceglierà di assumere: quello purista e filologico, che vorrebbe riconosciuta l’originalità e la capacità sovversiva (e liberatoria) di Dahl, o quello disposto a farsi intrattenere da due ore di magia, colore, scenografie mirabolanti e (è il caso di dirlo) zuccherose, più ambiziosi numeri musicali. Di certo in entrambi i casi si uscirà di sala canticchiando “oompa, loompa, doompety doo”, incapaci di togliersi dal cervello quel motivetto demenziale

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 18 dicembre 2023 .