In programma nei giorni:
gio 22 ott 2015 ore 21:00
The Fighters – Addestramento di vita
regia
Thomas Cailley
cast
Adele Haenel, Kévin Azaïs, Antoine Laurent, Brigitte Rouan, William Lebghil, Thibaut Berducat, Nicolas Wanczycki, Steve Tientcheu, Maxime Mège, Clément Allemand, Barbara Ayse, Coumba Seck
durata
98
nazione
Francia
uscita
16 aprile 2015
genere
Commedia
distribuzione
Nomad Film
produzione
Film d'essai:
Si
giudizio CNVF
altre info su

L’estate del giovane Arnaud si preannuncia tranquilla fino al momento in cui incontra Madeleine, bella, fragile e appassionata di allenamenti estremi e profezie catastrofiche. Arnaud non si aspetta nulla mentre Madeleine si prepara alla fine del mondo… Tra i due, nasce una storia d’amore e di sopravvivenza (o entrambe), fuori da ogni canone prestabilito.

Arnaud Labrède ha vent’anni e idee confuse sul futuro, che come il presente lascia che accada. Alla morte del padre, decide di aiutare il fratello con la piccola impresa di famiglia. Madeleine Beaulieu ha vent’anni e idee chiare sul futuro, che è certa non accadrà. Figlia paranoica di una famiglia benestante, Madeleine è ossessionata dalla fine del mondo e dalle tecniche di sopravvivenza. Arnaud e Madeleine non hanno niente in comune ma secondo il vecchio principio degli opposti i due finiscono per attrarsi. Sulla spiaggia e davanti a uno stand dell’esercito, in cerca di matricole, Arnaud e Madeline si incontrano e si battono. Madeleine atterra Arnaud, Arnaud morde Madeleine. È l’inizio di una relazione e di un percorso sentimentale a ostacoli. Folgorante opera prima di Thomas Cailley, The Fighters – Addestramento di vita è soprattutto, ma non solo, una commedia romantica in cui l’interesse amoroso si manifesta nelle fasi iniziali in forma di conflitto. Mescolando i generi (il romanzo balneare, la cronaca provinciale, la commedia militare, il catastrofico) e invertendo gli attributi di genere (la ragazza combattiva e salda e il ragazzo arrendevole e fluttuante), The Fighters mette in scena la formazione di una coppia attraverso una serie di prove e dentro un’ipotetica fine del mondo. ‘Apocalisse’ che ossessiona la protagonista e che è prima di tutto, prima del riscaldamento globale, della polluzione ambientale e della sovrappopolazione mondiale, la metafora paranoica di una certezza ben più reale: quella di una generazione che entra nell’età adulta con la coscienza di non avere spazio e opportunità nel mondo instabile del lavoro. Evocata (e manifestata) nella forma di una minacciosa nuvola nera, che il protagonista sorprende nel cielo durante un viaggio in treno, la ‘fine del mondo’ è affrontata in maniera profondamente differente dai due combattants del titolo originale, tradotto incomprensibilmente in inglese. Madeleine si sottopone a un apprendistato duro e meticoloso per non farsi sorprendere, Arnaud non ha incominciato niente di serio e si adatta a lavorare col fratello nell’attività di famiglia. Complice il caso e un corso di esercitazioni militari, i due finiranno per avviare una relazione che li ‘scorta’ verso un radioso avvenire o forse un detonante epilogo. Amarsi sarebbe comunque un bel modo di cominciare o di chiudere in bellezza. L’ironia morbida e i dialoghi pieni di un umorismo acido caratterizzano un’opera prima che precipita nelle foreste dell’Aquitania un Adamo ed Eva, inventati però come ultimi e non come primi. Stage di sopravvivenza ed educazione sentimentale a ostacoli, The Fighters è pieno di un’energia fisica ed eccentrica che rimanda alla celebre commedia di Howard Hawks (Susanna!) e al vertiginoso percorso di crescita che conduce il maschio maldestro di Cary Grant a una nuova consapevolezza. Interpretato con inerzia da Kevin Azaïs, Arnaud è un ragazzo esitante e vago che diventerà cavaliere nel bosco contro l’irresponsabile sicurezza di Madeline, che conduce le danze in un mondo dove l’assegnazione è la regola, dove esiste un posto per qualsiasi cosa e qualsiasi cosa ha un suo posto. Cailley ‘libera’ i suoi personaggi nella natura selvaggia, lasciando che liberamente accada l’amore, che la tensione accumulata, contenuta e rimandata finalmente esploda con le forze telluriche e un ‘climax’ sorprendente, in cui Madeleine e Arnaud metteranno in pratica quello che fino a quel momento avevano appreso teoricamente. Muovendosi sul terreno dei sentimenti e della sopravvivenza, che sono in fondo la stessa cosa, The Fighters sviluppa un’idea dell’amore che avanza nella sottrazione. Il mondo sociale intorno a loro svanisce progressivamente, Madeleine e Arnaud si staccano dal quotidiano per trovare lontano da tutto e da tutti un avvenire possibile. A piede libero, come il loro desiderio, sono solo una giovane donna e un giovane uomo in stato di esaltazione e terrore che cercano di approdare (o di resistere) all’età adulta, al principio di realtà, al proprio riconoscersi ed essere riconosciuti come coppia. Kevin Azaïs e Adèle Haenel sono i corpi quanto mai necessari a questa impresa, acrobati su un tronco o sul filo teso tra inavvertenza e urgenza. Energia femminile incontrollabile, dominante e sensuale, la Madeleine della Haenel è tirata come un arco, sempre pronta a competere, a colpire e a far male almeno fino a quando non comprenderà che la sopravvivenza passa anche per la solidarietà. Il suo corpo si abbandona e il suo viso si illumina all’approssimarsi dell’amore. Un sentimento che mentre trucca i volti, in un mutuo camouflage, mette a nudo i cuori e li disarma.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 4 settembre 2015 .