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mer 1 gen 2025 ore 21:00
regia
Barry Jenkins
cast
Kelvin Harrison Jr., Aaron Pierre, Seth Rogen, Billy Eichner, John Kani
durata
118
nazione
USA
uscita
19 dicembre 2024
genere
Avventura
distribuzione
Walt Disney
produzione
Film d'essai:
--
altre info su
Il film racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.
Mentre Simba e Nala stanno per accogliere un secondogenito, la loro primogenita Kiara viene intrattenuta da Rafiki, che le racconta la storia di nonno Mufasa: allontanato per un incidente da sua madre e suo padre, ospitato in una famiglia adottiva, accolto in un altro branco per intercessione di un cucciolo come lui, Taka. Diventati giovani leoni adulti, Mufasa e Taka sono costretti a lasciare il branco per sfuggire alla minaccia dei leoni bianchi, al cui comando c’è il rabbioso Kiros. Sulla strada, la grande intesa tra i due comincia a incrinarsi…
Quello inaugurato dal capolavoro Il Re Leone nel 1994 è un marchio che la Disney non può proprio lasciar andare. Nel 2019 reagimmo con una certa amarezza di fronte al suo remake in CGI fotorealistica: non solo non ci sembrava necessaria una rilettura di un film ancora molto contemporaneo, ma sopportavamo a stento la confezione pseudo-dal vero di quel rifacimento, di fatto un altro film di animazione in incognito, che però dichiarava indirettamente defunta la classica tecnica 2D a mano a libera. Naturalmente, queste opinioni “vecchie” nulla poterono contro il trionfo commerciale di quel remake, rimasto il film animato dal più alto incasso della storia del cinema, fino al sorpasso quest’anno da parte di Inside Out 2. Di fronte a questo Mufasa – Il Re Leone, prequel con una cornice che si apre a sequel, potremmo deporre le armi più storiografiche (e per qualcuno pregiudiziali), cercando di mantenere alta la guardia.
Ci riesce più facile deporre le armi perché Mufasa – Il Re Leone è per lo meno una storia nuova, riduce l’ “effetto cosplay” di tanti altri remake disneyani dell’ultimo periodo, e sceglie una strada interessante. Il regista Barry Jenkins, premio Oscar per il diversissimo Moonlight, una vita nel cinema indipendente, si è difeso dalle accuse della rete per il suo “vendersi” alla Disney: nella sceneggiatura di Jeff Nathanson (che si era già occupato del remake) ha visto un tema che gli è stato molto a cuore nei suoi lavori, cioè l’idea che si possa essere diversi dal contesto in cui ci si trova a crescere, ripensando se stessi in famiglie alternative. Attraverso incontri che sanno innalzarti. Una lettura molto forte in questo film: la rappresentazione del legame tra Mufasa e Taka non sfocia mai nel melenso, perché anche lo spettatore più distratto realizza che quest’ultimo è il futuro Scar. Scatta allora la curiosità di seguire le fasi di questa metamorfosi psicologica. È un dramma annunciato come quello di Anakin che nella trilogia prequel di Star Wars sarebbe diventato Darth Vader: di fronte al mito, non è nemmeno più questione di spoiler, perché saperlo non rovina l’esperienza, anzi la rende più emotiva. Sai quello che ancora i personaggi non sanno, sei un passo avanti a loro, non li puoi avvisare e il senso di difesa nei loro riguardi aumenta molto bene l’empatìa verso di loro. Non è tantissimo, sarà fanservice, però funziona e non permette di demolire il lavoro, tra l’altro ancora una volta impreziosito dal notevole fotorealismo digitale che la Moving Picture Company sta affinando sin dal remake del Libro della Giungla.
Commento tratto da www.comingsoon.it - Scheda pubblicata il 17 dicembre 2024 .