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In programma nei giorni:
ven 28 mar 2025 ore 21:00
sab 29 mar 2025 ore 21:00
dom 30 mar 2025 ore 21:00
sab 29 mar 2025 ore 21:00
dom 30 mar 2025 ore 21:00
regia
Gabriele Mainetti
cast
Enrico Borello, Yaxi Liu, Marco Giallini, Sabrina Ferilli, Chunyu Shanshan, Luca Zingaretti, Sheena Hao, Daniela Glasgow
durata
137
nazione
Italia
uscita
13 marzo 2025
genere
Drammatico
distribuzione
Piper Film
produzione
Film d'essai:
--
altre info su
La Città Proibita, diretto da Gabriele Mainetti, segue la storia di Marcello (Enrico Borriello), giovane cuoco romano che lotta per tenere in piedi il ristorante di famiglia, sommerso dai debiti dopo la misteriosa scomparsa del padre Alfredo (Luca Zingaretti). Accanto a lui ci sono sua madre Lorena (Sabrina Ferilli) e Annibale (Marco Giallini), un uomo dai metodi discutibili che non nasconde il suo disprezzo per la comunità cinese del quartiere romano dell’Esquilino.
L’equilibrio precario della sua vita viene sconvolto dall’arrivo di Mei (Yaxi Liu), una ragazza cinese esperta di arti marziali, giunta a Roma per cercare la sorella Yun, finita nel giro della prostituzione e scomparsa misteriosamente. Determinata a scoprire la verità, Mei non si ferma davanti a nulla, mettendo sottosopra il ristorante La Città Proibita, gestito dall’enigmatico Wang, l’uomo che ha portato Yun in Italia. Il destino di Mei e Marcello si intreccia quando scoprono che Yun e Alfredo sono stati uccisi e sepolti nella periferia romana. Ma chi c’è dietro il delitto? La mafia cinese o qualcuno di ancora più vicino? Mentre affrontano insieme la pericolosa criminalità capitolina, tra loro cresce la tensione, alimentata dalle differenze culturali e dai pregiudizi. Ma in un mondo spietato, l’unico modo per sopravvivere è imparare a fidarsi l’uno dell’altra.
Cina, 1979. Due genitori sfuggono all’obbligo del figlio unico mettendo alla luce le bambine Yun e Mei. Mei, la secondogenita, è però costretta a nascondersi sempre per evitare alla famiglia una denuncia. Salto temporale fino a metà anni Novanta: Mei si ritrova nella Roma multietnica del quartiere Esquilino, presso il ristorante cinese La città proibita. Quel luogo è la chiave della ricerca che l’ormai giovane donna ha intrapreso per ritrovare la sorella maggiore, che è diventata una prostituta nella Città Eterna. I destini di Mei si incroceranno con quelli di Marcello, giovane cuoco in un ristorante rivale di cucina tradizionale romana, rimasto insieme alla madre Lorena a gestire il locale dopo la sparizione di suo padre Alfredo. Annibale, un amico fraterno di Alfredo, cerca di dare loro una mano, anche perché detesta il proprietario di La città proibita e i tentativi degli immigrati di diventare “padroni in casa sua”.
La regia di Mainetti gestisce con destrezza le scene di azione e si confronta alla pari con i più elevati standard di professionalità del cinema internazionale, in particolar modo quello statunitense (più che quello dell’Estremo Oriente), e la fotografia di Paolo Carnera è come sempre impeccabile.
Quello che lascia purtroppo a desiderare è invece la sceneggiatura, una sorpresa essendo il team di scrittura formato dalla formidabile coppia Stefano Bises-Davide Serino, insieme allo stesso regista. L’impalcatura della trama sembra più imperniata sui messaggi da comunicare che sulla fluidità del racconto, e i personaggi risultano fra loro slegati, appaiono e scompaiono all’interno della trama, come se le loro storie individuali faticassero ad integrarsi in una narrazione coesa. L’effetto è quello di un piatto (cino-romanesco) al quale hanno lavorato troppi cuochi attingendo a ricette diverse.
La caratterizzazione più interessante (benché prevedibile visto l’interprete) è quella di Annibale, cui Marco Giallini presta una dimensione dolente e smarrita che rende più articolato il personaggio, e Sabrina Ferilli dà la sua zampata d’attrice al ruolo di Lorena, che però appare privato di una scorrevole progressione narrativa. La stessa mancanza di continuità riguarda anche il personaggio di Mr. Wang (Chunyu Shanshan), più una maschera (etnica) che un essere umano a tutto tondo. L’unica continuità è fornita da Mei (Yaxi Liu, sorprendente sia come atleta che come interprete), che però vediamo quasi sempre in fase di combattimento alla Black Mamba, senza un approfondimento su una personalità che attraversa passaggi repentini (come la trasformazione in turista giuliva nella scena del giro in motorino).
È un peccato, perché il passaggio dalla Cina alla Piazza Vittorio delle bancarelle etniche sotto i portici (poi trasferite nel 2001 al vicino mercato coperto, che appare nel film in versione notturna) è interessante e farebbe sperare in una vera contaminazione fra i mondi, così come è interessante il mix di omaggi al cinema ambientati nella Città Eterna. Anche il commento musicale mescola brani celeberrimi di Mina e De Andrè, Patty Pravo e Tom Jones in cover cinesi, alle musiche (meno emotivamente coinvolgenti) di Fabio Amurri. Ma la buona riuscita richiede un amalgama di tutti gli ingredienti, invece che un semplice accostamento
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 25 marzo 2025 .