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lun 1 apr 2024 ore 16:30
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ven 5 apr 2024 ore 21:00
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regia
Mike Mitchell, Stephanie Stine
cast
Fabio Volo, Jack Black, Awkwafina, Viola Davis, Dustin Hoffman, James Hong, Bryan Cranston, Ian McShane, Ke Huy Quan, Lori Tan Chinn
durata
94
nazione
USA
uscita
21 marzo 2024
genere
Animazione
distribuzione
Universal Pictures
produzione
Film d'essai:
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altre info su
Kung Fu Panda 4, quarto capitolo della saga, vede il panda Po impegnato in una nuova avventura nell’antica Cina, mentre si dedica, come sempre, all’arte del kung fu senza tralasciare il suo amore per il cibo. Al Guerriero Dragone viene affidato da parte di Shifu un compito molto importante: diventare una guida spirituale nella Valle della Pace. Peccato che Po sia un buongustaio e un gran mangione, un talentuoso maestro di kung fu, ma non di certo un capo spirituale per qualcuno. Inoltre, deve trovare e addestrare un suo erede, ovvero un allievo che prenda il suo posto e il suo titolo di guerriero, cosicché lui possa dedicarsi pienamente alla spiritualità.
Come se non bastasse, una perfida maga mutaforma sta seminando il panico tra i maestri kung fu. Si tratta di La Camaleonte, in grado di trasformarsi in qualsiasi creatura e assorbirne la forza semplicemente mediante l’uso della sua lunghissima lingua. La Camaleonte è determinata a mettere le sue piccole zampe sul Bastone della Saggezza di Po, che le permetterebbe di risvegliare tutti gli spiriti appartenenti ai malvagi guerrieri che il panda ha sconfitto finora. Ad aiutare Po in questa ardua sfida sarà una ladra ricercata, Zhen, una volpe con preziosissime abilità. I due uniranno le proprie forze e sarà grazie a questa avventura che Po scoprirà che gli eroi si possono trovare anche in luoghi del tutto inaspettati.
Il Maestro Shifu ha una notizia per Po: non potrà più essere il Guerriero dragone ma dovrà scegliere il suo successore, per diventare lui stesso la guida spirituale della Valle della pace, capace di seminare saggezza e infondere speranza. Po non è contento, sia perché il ruolo di Guerriero dragone gli piace e non è pronto ad abbandonarlo, sia perché, nonostante gli sia stato consegnato il bastone della saggezza, non si ritiene in grado di assumere il ruolo di guida spirituale.
Il kung fu panda si imbatte in una volpe, Zhen, agilissima e pronta a rubare e a giocare sporco, che lo informa di un nuovo grande pericolo, ovvero la Camaleonte, una potente maga cattiva mutaforme, cioè in grado di assumere le sembianze di chiunque, che vuole arrivare a regnare sulla Valle della pace. Po e Volpe si imbarcano in un viaggio per raggiungere Juniper City, la città dove regna la Camaleonte, e i due padri di Po, l’oca Mr. Ping e il panda Li, li seguono da lontano e di nascosto per proteggere il loro ingenuo figliolo.
E soprattutto senza alterare la figura di Po come eroe ingenuo, un po’ pasticcione e di buon cuore, aderendo anche nella forma al contenuto del messaggio centrale: si può e si deve cambiare, ma bisogna rimanere coerenti con la propria natura e la propria indole. In particolare è interessante il contrasto fra l’immensa capacità di fidarsi del prossimo di Po e la diffidenza di Volpe, giustificata da un passato difficile: di fatto Kung Fu Panda 4 è la storia di due orfani, uno dei quali ha avuto la fortuna di trovare due buoni padri, l’altra invece si è imbattuta in una madre cattiva.
In questo capitolo si sente la mancanza dei Cinque Cicloni, ma tornano tutti i nemici delle avventure precedenti, e ci sono una serie di nuovi personaggi esilaranti, come gli avventori di una taverna a strapiombo sul mare dall’equilibrio precario, il gruppo di capi delle famiglie criminali che si radunano in stile Padrino, i tre coniglietti apparentemente pucciosi e in realtà pronti a diventare feroci come i Gremlins bagnati, o il sottobosco di criminali che popola il ventre molle di Juniper City. Per tutti c’è una possibilità di redenzione, dato che “non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta”.
La regia di Mike Mitchell è movimentata, l’animazione ha momenti ispirati che si rifanno all’iconografia classica orientale e sequenze a rotta di collo, e la sceneggiatura del trio Jonathan Aibel, Glenn Berger e Darren Lemke, pur non avendo la potenza dirompente e innovativa del primo episodio della saga, costruisce una vicenda facile da seguire e ricca di spunti comici, secondo uno stile visivo che deve molto al cinema muto di Chaplin e Stanlio e Ollio, che divertiranno tanto i bambini quanto i loro accompagnatori adulti.
Kung Fu Panda 4 è un buon esempio di innovazione nella continuità, che ci insegna ad avere il coraggio di lasciare quello che siamo per diventare quello che saremo e a liberarci dei cattivi maestri, ricordandoci che l’arte del kung fu non è qualcosa che puoi rubare ma qualcosa che ti devi meritare.
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 25 marzo 2024 .