Cerca
In programma nei giorni:
ven 11 nov 2022 ore 21:00
sab 12 nov 2022 ore 21:00
dom 13 nov 2022 ore 21:00
sab 12 nov 2022 ore 21:00
dom 13 nov 2022 ore 21:00
regia
Brando Quilici
cast
Sunny Pawar, Claudia Gerini, Yoon C. Joyce, Shi Yang, Amandeep Singh
durata
94
nazione
Italia
uscita
14 ottobre 2022
genere
Avventura,
distribuzione
Medusa
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
altre info su
Il ragazzo e la tigre, il film diretto da Brando Quilici, racconta la storia di (Sunny Pawar) un ragazzo rimasto orfano. Mentre vaga per le valli innevate dell’Himalaya trova un nuovo amico, un cucciolo di tigre del Bengala. Il tigrotto, proprio come lui, è rimasto orfano, perché i bracconieri hanno ucciso sua madre e, portandolo con sé, il ragazzo lo salva da una morte certa.
I due stringono sin da subito un forte legame di amicizia e insieme si mettono in viaggio, diretti al monastero di Taktsang, in Buthan, noto con il nome “il nido della tigre”. Qui si trovano diversi monaci buddhisti, che si sono radunati in questo luogo sin dal 1950, anno dell’invasione cinese del Tibet, e hanno come scopo quello di proteggere i grandi felini, soprattutto se cacciati dai bracconieri. Durante il viaggio che li porterà in questo luogo magico e religioso, il ragazzo e il tigrotto attraverseranno le montagne dell’Himalaya, scoprendo che non sono soli al mondo, ma che l’uno può contare sull’altro.
Balmani è un 12enne che ha perso la madre nel terremoto che ha devastato il Nepal, ed è stato mandato in un orfanotrofio lontano da casa, l’Ananadita Children’s Home. Ma il ragazzino vorrebbe tornare nella sua Katmandu, e a nulla valgono le attenzioni che Hanna, capostruttura dell’orfanotrofio, gli riserva, immedesimandosi nel suo smarrimento: anche lei infatti è un’orfana, e ha la missione di aiutare chi ha subìto la sua stessa sorte. Nella zona alcuni bracconieri uccidono una tigre del Bengala e le sottraggono il piccolo, ma Balmani, in fuga dall’orfanotrofio, vede il cucciolo e lo libera, portandolo con sé. Sarà l’inizio di un lungo viaggio per consegnare la giovane tigre, che il ragazzo ha chiamato Mukti, ad un monastero arrampicato sull’Himalaya, il Tiger’s Nest, che fin dal nome si qualifica come luogo sicuro per quell’animale selvaggio sacro ai monaci. E Hannah troverà il modo di accompagnare i due nella difficile impresa.Brando Quilici, figlio dell’indimenticato documentarista Folco, mette a frutto la sua lunga esperienza come regista di speciali del National Geographic e del Discovery Channel per narrare attraverso immagini sontuose l’avventura di Il ragazzo e la tigre che trae ispirazione da una leggenda popolare, portando gli spettatori in luoghi inaccessibili e incontaminati e facendocene scoprire tutta la meraviglia. Il piccolo Balmani viaggerà con il tigrotto fra cascate vertiginose e cime impervie, fiumi e rapide, giungla e pianure subtropicali, nevi perenni e antiche rovine, ma anche nel caos delle strade affollate di Katmandu, incontrando via via una comunità di nomadi e un gruppo di “cacciatori di miele” che si arrampicano sulle pareti rocciose per sottrarre l’alveare alle api più grandi del mondo. Il ragazzino e il cucciolo di tigre saliranno a bordo di uno spericolato sidecar e di una piroga, attraverseranno la foresta e si inerpicheranno sulle montagne, troveranno rifugio in una casa diroccata e in una tenda dopo aver dormito all’addiaccio. Tuti gli interpreti sono efficaci e credibili, compresa Claudia Gerini nel ruolo di Hanna, struccata e del tutto priva di vanità da star, completamente a disposizione di un ruolo che ha richiesto stamina fisica ed emotiva. Ma le vere star sono il giovanissimo attore indiano Sunny Pawar, già apprezzato in Lion – la strada verso casa, che mostra una notevole maturità attoriale e una capacità di interagire senza paura e con affetto con un animale in carne, ossa e… zanne; e lo stesso cucciolo di tigre, davvero espressivo e commovente. Quel che è più sorprendente è come Quilici abbia saputo raccontare non solo la magnificenza della natura ma anche la profondità dei sentimenti degli esseri umani che popolano quei luoghi, e sia riuscito (senza l’aiuto degli effetti speciali) a dirigere una storia di solidarietà e amore fra (cuccioli di) uomo e animale senza sentimentalismi o piaggeria, trattando il pubblico dei bambini con grande rispetto della loro dignità di spettatori potenzialmente consapevoli.
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 8 novembre 2022 .