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Il Grande Giorno
regia
Massimo Venier
cast
Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Antonella Attili, Elena Lietti, Lucia Mascino, Margherita Mannino, Giovanni Anzaldo, Eleonora Romandini, Marouane Zotti, Pietro Ragusa, Roberto Citran, Andrea Bruschi
durata
90
nazione
Italia
uscita
22 dicembre 2022
genere
Commedia
distribuzione
Medusa
produzione
Agidi Due in associazione con Medusa Film
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
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Il Grande Giorno, film diretto da Massimo Venier, racconta la storia di una lunga amicizia, messa in discussione durante un matrimonio. In una grande villa, sita sul lago di Como, si accingono i preparativi per le nozze di Elio e Caterina, pronti a celebrare il giorno più bello della loro vita e anche quello dei loro genitori, in particolare dei padri Giovanni e Giacomo. I due sono amici d’infanzia, hanno frequentato le stesse scuole e condiviso ogni cosa, dall’azienda familiare Sagrate Arredi fino alle vacanze. Ora il matrimonio tra i rispettivi figli va ulteriormente a confermare questa amicizia di lunga data, indissolubile e fraterna.
Per queste nozze non hanno badato a spese: hanno organizzato ben tre giorni di festeggiamenti, chiamato un Cardinale per celebrare il matrimonio, servito vini prestigiosi e contatto chef stellati; insomma, il meglio del meglio. Inoltre, l’organizzazione è stata affidata a un maître, molto caro, noto come “il Riccardo Muti del catering”.
Alla festa, però, si presenta in compagnia di Margherita, ex moglie di Giovanni, anche Aldo, il nuovo compagno della donna. Un uomo simpatico ed espansivo, ma soprattutto casinista, che finisce per abbattersi sulla celebrazione come un vero e proprio tornado con diverse gaffes e incidenti molto costosi. Nonostante Giovanni e Giacomo provino in ogni modo a contenere il caos creato da Aldo, quest’ultimo finisce per essere solo una misera goccia che fa traboccare un vaso già colmo. È così che viene a galla un malessere fino a quel momento nascosto, che rischia di mandare all’aria non solo l’amicizia storica tra Giacomo e Giovanni, ma lo stesso matrimonio. L’irruento arrivo di Aldo porterà tutti a fare i conti con i propri dubbi e soprattutto con il coraggio che richiede raggiungere la felicità che si desidera.

Caterina ed Elio, lei figlia di Giovanni, lui figlio di Giacomo, si conoscono fin da bambini, si frequentano da una vita e sono in procinto di sposarsi. Giovanni e Giacomo lavorano insieme da decenni in un’azienda che fabbrica divani ma non potrebbero essere più diversi: il primo è entusiasta, esagerato e generoso, il secondo è preciso, pignolo e un po’ taccagno. E se Giovanni è disposto a spendere una fortuna per il matrimonio della figlia, Giacomo si preoccupa di come rientrare da quelle spese faraoniche che condivide. Valentina e Lietta, le rispettive mogli, sopportano con pazienza gli eccessi dei mariti, e a Valentina tocca anche sobbarcarsi la nostalgia che Giovanni prova per l’ex consorte Margherita, fuggita anni prima in Norvegia dove ha vissuto da single indipendente. Quando al lago dove si stanno per celebrare le nozze di Elio e Caterina Margherita arriva con il suo nuovo compagno, Aldo, un uomo del sud carismatico e pasticcione, la tre giorni di festeggiamenti prende pieghe impreviste e talvolta tragicomiche.Dopo il successo di Odio l’estate, con cui Aldo, Giovanni e Giacomo erano tornati alla migliore forma comica, il trio fa il bis con Il grande giorno, senza cambiare la squadra vincente: il regista Massimo Venier e il team di sceneggiatura di cui fanno parte, oltre a Venier e ai tre protagonisti, Davide Lantieri e Michele Pellegrini. Il risultato è una commedia di quelle cui Aldo, Giovanni e Giacomo ci hanno abituato e alle quali vogliamo davvero bene: divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Le battute sono tante e riuscite, la costruzione dei personaggi è interessante, e parte dalle personalità dei tre attori e dalla loro particolare dinamica: Giovanni e Giacomo sono i milanesi borghesi e lavoratori, spesso incazzosi e spesso laconici, mentre Aldo è la variabile impazzita e l’innesto meridionale che come il vino da taglio (di qualità) rafforza il gusto e la gradazione alcolica di quelli del Nord.Il grande giorno è ciò che il remake del francese C’est La Vie avrebbe voluto essere, perché racconta gli innumerevoli disastri che possono succedere durante un matrimonio dalle grandi ambizioni: ma qui il copione è tutto nuovo e tutto italiano, pieno di dettagli gustosi e di caratterizzazioni divertenti, dal maitre soprannominato “il Riccardo Muti del catering” (Pietro Ragusa) al cardinale Pineider (in omaggio ad una storica cartoleria che tra l’altro stampa partecipazioni di nozze) interpretato da Roberto Citran ad un prete di provincia (Francesco Brandi, anche narratore). E come in Odio l’estate la scelta delle tre attrici che interpretano le due mogli e la ex moglie è di alto livello: rispettivamente Elena Lietti, Antonella Attili e Lucia Mascino. E se tutte e tre riescono ad essere divertenti e credibili, il cuore di questa storia è Attili che sfugge continuamente la tentazione della macchietta e dà alla sua Lietta (un omaggio alla critica Tornabuoni?) grande spessore e umanità: la sua ultima espressione (oltre al resto) è da premio. Quella di Brunori Sas è più di una colonna sonora: è un commentario alle azioni, e denuncia tutta l’ipocrisia borghese che attraversa questa storia. Se infatti gran parte del cinema italiano di commedia contemporaneo colloca i suoi personaggi in ambientazioni molto più lussuose di quelle che si potrebbero permettere, senza peraltro commentare l’incongruenza di questo benessere fasullo, Aldo, Giovanni e Giacomo descrivono con onestà un habitat che conoscono, ma ne sottolineano i limiti e le contraddizioni, esponendo per primi se stessi come rappresentanti di un privilegio riservato a pochi.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 17 dicembre 2022 .