Nessuna programmazione
Confusi e felici
regia
Massimiliano Bruno
cast
Claudio Bisio, Marco Giallini, Anna Foglietta, Massimiliano Bruno, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Kelly Palacios
durata
105
nazione
Italia
uscita
30 ottobre 2014
genere
Commedia
distribuzione
01 distribution
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
altre info su

Anche gli psicanalisti possono cadere in depressione! Lo sa bene Marcello (Claudio Bisio), psicanalista cialtrone e cinico, che un giorno decide di chiudersi in casa e mollare tutto. Questo gesto “estremo” non viene accolto bene da Silvia (Anna Foglietta), segretaria di Marcello, che decide di radunare i suoi pazienti per cercare, tutti insieme, di farlo uscire dalla crisi. Un’idea bellissima se non fosse che, ad aiutare Silvia, ci saranno uno spacciatore affetto da attacchi di panico, Nazareno (Marco Giallini), un quarantenne mammome cronico, Pasquale (Massimiliano Bruno), una ninfomane decisamente invadente, Vitaliana (Paola Minaccioni), una coppia in crisi sessuale, Enrico e Betta (Pietro Sermonti e Caterina Guzzanti) e Michelangelo, telecronista in crisi per il tradimento della moglie. Strampalati ma affettuosi e divertenti, i pazienti di Marcello cercheranno in ogni modo di tirargli su il morale riuscendo a farlo aprire alla vita per diventare una persona migliore.

Marcello è uno psicanalista che esercita senza vocazione in uno studio di Roma. Cinico e svogliato, assiste una messe di pazienti sull’orlo di una crisi di nervi. Nazareno è un pusher di borgata che soffre di attacchi di panico e ha un figlio in arrivo, Pasquale ha quarant’anni e una dipendenza dalla madre e dai carboidrati, Vitaliana è una ninfomane che vorrebbe realizzare i suoi sogni erotici, Betta e Enrico sono una coppia in debito di sesso e di passione, Michelangelo ha un problema a gestire la sua rabbia e il tradimento della moglie con un tedesco. Congedati improvvisamente da Marcello, che ha scoperto di soffrire di una rara malattia agli occhi, i suoi pazienti decidono di aprirgli gli occhi sul mondo. A guidarli appassionata c’è Silvia, fedele segretaria di Marcello che lo accompagnerà nel suo percorso di rinascita.
Da qualche tempo è lui, Massimiliano Bruno, il signore indiscusso della monocommedia all’italiana. Attore, autore, commediografo, sceneggiatore, Bruno è il frontman di un cinema medio che alla maniera della sua attività teatrale ha ambientazione e spirito romanesco. Capace di rendere più commerciali e appetibili anche i temi più respingenti, Bruno ha sceneggiato pure il film di Rolando Ravello (Tutti contro tutti), il regista romano ha imposto il suo marchio e le sue modalità in miracoloso equilibrio tra moderazione e trivialità, ambiguità e ambizione morale.
Dopo il successo di Nessuno mi può giudicare e Viva l’Italia realizza una nuova commedia corale con vecchi ingredienti e un ensemble di attori condotti neanche a dirlo da Claudio Bisio. Abile a tracciare figure minori e secondarie, anche questa volta Bruno si avvale di un cast efficace che finisce per disorientare davvero lo psicanalista di Bisio. Raffinato interprete teatrale e incisivo presentat(t)ore televisivo, Claudio Bisio ha perso sensibilità e stile nel tempo, quello del cinema di cui è interprete irriducibile da circa un decennio. Protagonista della nuova commedia italiana, benvenuta a nord e a sud, Claudio Bisio è oscurato dai pazienti di Marco Giallini e Rocco Papaleo e dalla segretaria ‘intonata’ di Anna Foglietta, volti e corpi codificati nei ruoli e che si vorrebbe invece smarcati da identità attoriali troppo segnate. Confusi e felici, storia di un uomo che impara a vedere diventando cieco, plasma in modo diverso l’ovvio e sposta molto poco, risolvendo con soluzioni e soluzione prevedibili. La condizione psicologica, richiamata dal titolo e incarnata dagli interpreti, rientra molto presto tra gag e sentimentalismi borgatari, ‘imbarcati’ su autobus e assediati da un product placement sfacciato. Con un occhio al Caruso Pascoski di Francesco Nuti, di cui Confusi e felici riproduce l’avvicendamento dei pazienti nello studio di psicanalisi, e l’altro al botteghino, Massimiliano Bruno scrive, dirige e interpreta una commedia fiacca e poco preoccupata di inquadrare storicamente (e criticamente) il disagio esistenziale dei suoi personaggi. Privo di rabbia, se non quella incontrollata del telecronista di Papaleo, e di consapevolezza della realtà, Confusi e felici è l’ennesima commedia confortante e confortata da momenti svenevoli e musica italiana, qui addirittura incarnata da Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi, in modalità serenata ed edulcorata sotto il balcone di una periferia fiabesca.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 3 novembre 2014 .