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In programma nei giorni:
ven 13 gen 2023 ore 21:00
sab 14 gen 2023 ore 21:00
dom 15 gen 2023 ore 21:00
sab 14 gen 2023 ore 21:00
dom 15 gen 2023 ore 21:00
regia
Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch
cast
Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti, Gualtiero Burzi, Elisa Zanotto
durata
147
nazione
Italia, Francia, Belgio
uscita
22 dicembre 2022
genere
Drammatico,
distribuzione
Vision Distribution
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
altre info su
Le otto montagne, il film diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, è tratto dall’omonimo libro di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega nel 2017. Il libro vede al centro della storia l’amicizia decennale tra Pietro e Bruno (Luca Marinelli e Alessandro Borghi). Pietro è un ragazzo di città, che si reca in montagna solo per trascorrere le vacanze estive, mentre Bruno è un pastore e in mezzo ai monti ci vive tutto l’anno. I due si conoscono fin da bambini, quando passavano le giornate in mezzo alle montagne per lunghe passeggiate, stringendo una forte amicizia. Vent’anni dopo, Pietro ormai uomo, torna in alta quota per ritrovare se stesso e fare pace con il suo passato.
Pietro, bambino torinese, va in vacanza con la madre in un paesino della Valle d’Aosta dove abita un solo bambino suo coetaneo, Bruno. I due divengono presto amici a tal punto che i genitori di Pietro sono disposti ad ospitare Bruno per farlo studiare in città. Il padre però non è d’accordo e il bambino diventerà un ragazzo e un uomo che non lascerà mai la montagna. I due però continueranno ad incontrarsi e ristruttureranno insieme una baita prima che Pietro inizi poi a viaggiare nel mondo.Due attori impegnati a dar vita a due personaggi calati in un ambiente naturale ed identitario molto definito che li obbliga a lasciarsi alle spalle gli accenti e le inflessioni con cui il grande pubblico li ha conosciuti.La coppia Van Groenigen e Vandermeersch, nell’adattare il romanzo omonimo del Premio Strega Paolo Cognetti, sorprende lo spettatore sin da quando si spengono le luci in sala. Hanno infatti deciso di adottare un formato di proiezione ristretto che ricorda un po’ i documentari di montagna di un tempo che fu quando, per avere un’attrezzatura leggera al seguito, si girava in 16 millimetri. Da tempo ormai le cime, innevate e non, si vedono offrire tutta l’ampiezza dello schermo che fa risaltare la loro imponenza. Qui invece l’impressione che si ha da subito, grazie anche alla voce narrante, è quella della descrizione della nascita e dell’evoluzione di un’amicizia a cui le montagne fanno non da sfondo ma da elemento fondamentale di unione che diviene, ad un certo punto, divaricazione. Si tratta dell’incontro tra due visioni della vita che l’ambiente naturale finisce con il determinare in modo quasi cogente. Per Pietro, che ha un padre (ingegnere in una fabbrica con 10.000 persone, come lui stesso ci tiene a sottolineare da bambino) la passione per la montagna viene trasmessa come amore per un luogo a cui giungere ma dal quale poter anche ripartire. Bruno invece è ancorato a quelle pietre, a quegli animali considerati come elementi fondamentali di un mondo che non riesce e non vuole lasciare. Anche quando troverà l’amore il richiamo della montagna resterà sempre dominante spingendolo verso scelte non facili per lui e per gli altri. Marinelli e Borghi riescono ad offrire ad entrambi questi caratteri una verosimiglianza che vede, ancora una volta, il secondo lavorare molto anche sull’aspetto fisico. Non sono però favoriti dalla durata del film che si attarda in modo particolare sulla fase dell’infanzia pensando così di porre le basi di ciò che però ci viene di fatto ribadito anche successivamente.
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 9 gennaio 2023 .