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dom 17 nov 2019 ore 16:30
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regia
Conrad Vernon, Greg Tiernan
cast
Virginia Raffaele, Pino Insegno, Eleonora Gaggero, Luciano Spinelli, Loredana Berté, Raoul Bova, Charlize Theron, Oscar Isaac, Chloë Grace Moretz, Finn Wolfhard, Nick Kroll, Bette Midler
durata
105
nazione
USA
uscita
31 ottobre 2019
genere
Animazione, Commedia
distribuzione
Eagle Pictures
produzione
BermanBraun, Cinesite Animation, Metro-Goldwyn-Mayer
Film d'essai:
--
altre info su
La famiglia Addams, film diretto da Greg Tiernan e Conrad Vernon, vede come protagonista lo strano e grottesco nucleo familiare creato da Charles Addams e formato dai coniugi Gomez e Morticia, i figli Mercoledì e Pugsley, lo zio Fester, il maggiordomo Lurch, il cugino Itt, la nonna e…Mano. Siamo nel XXI secolo, la famiglia, da poco trasferitasi nella coloratissima New Jersey, deve fronteggiare una minaccia, l’infida conduttrice di reality televisivi di nome Margaux Needler, consumata dal desiderio dell’assoluta perfezione color pastello della vita suburbana.Nella città Mercoledì inizia a frequentare una nuova scuola, dove stringerà amicizia con una sua coetanea e si ritroverà ad affrontare quel periodo ribelle che è l’adolescenza, manifestando comportamenti opposti a quelli a cui i suoi genitori erano abituati. Il film racconta anche di come Gomez e Morticia si siano conosciuti e innamorati.Tutto ciò accade proprio mentre gli Addams si apprestano a ricevere il resto dei loro parenti per una riunione familiare che coinvolge l’intero clan.Tra i doppiatori italiani del film troviamo Virginia Raffaele e Pino Insegno nei panni di Morticia e Gomez. Eleonora Gaggero e Luciano Spinelli saranno le voci di Mercoledì e Pugsley. Zio Fester sarà doppiato da Raoul Bova e Loredana Bertè presterà la sua voce a Nonna Addams.
La famiglia Addams vive infelice e contenta nella sua magione, protetta da una fitta coltre di nebbia. Almeno fino a quando una donna di nome Margaux Needler, conduttrice di un reality televisivo, non fa bonificare la palude sottostante per edificare la città color pastello di Assimilazione. A quel punto trasformare radicalmente la grigia casa Addams diventa l’obiettivo di Margaux. Proprio nei giorni in cui gli Addams ospitano sotto il loro tetto una riunione di famiglia, in occasione della Mazurka della Spada di Pugsley. A ogni generazione la sua Famiglia Addams. Dopo il telefilm degli anni della prima golden age della tv americana, dopo le serie animate di Hannah e Barbera, ecco il primo lungometraggio di animazione, nell’epoca dello splendore grafico e narrativo del genere. E poiché questi sono anche tempi di fortunate riscritture, ecco pronta una origin story, della misura di un prologo, anche per gli Addams. Un po’ come i vampiri di Hotel Transylvania (e non è l’unico punto di contatto), Gomez e famigliari sono sempre stati perseguitati da chi non accettava le loro eccentricità: chiamati mostri, scacciati coi forconi, resi nomadi dall’intolleranza di chi faceva del pensiero unico una bandiera di arrogante autodifesa. Ma poi hanno trovato “un luogo dove nessuno con la testa a posto andrebbe neanche morto”, il New Jersey; un ex manicomio diroccato; un ex paziente servizievole e un jingle che entrerà nella storia: gli ingredienti che abbiamo imparato ad adorare, conditi con il giusto umorismo, e ripresentati in maniera accattivante. Su di essi, che fanno da cuscinetto, si possono inserire le novità: le treccine a cappio di Mercoledì, le compagne di scuole, e gli spettri per eccellenza della contemporaneità: smartphones e social network. La trama del film (il primo di una serie, probabilmente) non riserva grandi sorprese: è facile capire cosa accadrà, ma d’altronde anche questo, a suo modo, è un tratto che appartiene alla tradizione. Più interessante è il recupero dell’immaginario visivo dei fumetti originali di Charles Addams per il New Yorker, l’uso brillante dell’umorismo verbale, al quale il doppiaggio italiano offre spesso la spalla (come nel caso della “cantina dei vini dannati”), e la presenza di alcune scene da piccola antologia: da Lurch che canta “Everbody Hurts”, a Mercoledì che trasforma la più classica delle scene scolastiche americane (la vivisezione delle rane) in un omaggio agli albori del genere horror.
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 6 novembre 2019 .